Oggi, 15 ottobre, si celebra la giornata sulla consapevolezza del lutto perinatale.
“Quando un bambino nasce morto il corpo della mamma avvia lo stesso la produzione di latte.
Che stupido questo corpo, non lo sa che non c’è nessun bambino da nutrire?
No, non lo sa.
Sa che l’utero è vuoto, ma non sa che le braccia sono vuote altrettanto.
Quello che però forse il corpo e la mente sanno meglio di chiunque altro è che, in realtà, quel bambino c’è.
C’è nel cuore della sua mamma e del suo papà.C’è nell’angoscia inconsolabile.C’è nelle speranze infrante e nell’immaginario di tutti quelli che lo aspettavano.
C’è nelle frasi di circostanza di chi, di fronte al dolore, non sa scegliere parole , o silenzi, migliori.
C’è nei fratellini che lo attendevano che sanno stare nel dolore molto meglio degli adulti.
C’è nei bambini arcobaleno che forse verranno dopo, quando, nell’attesa, ogni giorno sembra regalato.
Quel bambino c’è, anche se non si vede ed è grande come “un elefante nella stanza”.
Quel bambino c’è ogni volta che la mamma sente pronunciare il suo nome, quando non viene negata la sua, per quanto breve, esistenza.
Oggi è il giorno della Consapevolezza del lutto perinatale.
Diventare consapevoli di quanto accaduto, di come siamo cambiati, di quale futuro ci sta davanti è un passo fondamentale nella direzione giusta. Chi è consapevole non subisce ma può affrontare e rielaborare. Consapevolezze condivise rendono possibile un agire comune. Per chi evita o non riesce ad affrontare un percorso di consapevolezza il terremoto rischia di trasformarsi in un passato che non passa.
Ne abbiamo tanto bisogno di questa consapevolezza: il terremoto può passare , possiamo attraversarlo e sopravvivervi solo grazie ad un agire comune, ad una sensibilità condivisa.
Nominate i nostri bambini, scegliete con cura le parole da (non) dire, abbracciateci, nutriteci.
Che se tra le braccia di mamma e papà non c’è più un bambino da nutrire, restano due cuori che di nutrimento ne hanno bisogno più che mai.”cit
Siate sempre le Donne, ancora prima che Ostetriche, in grado, nel loro piccolo, di accompagnare nel lutto perinatale, mostrando le proprie risorse a chi affronta il lutto, senza incorrere, con parole e comportamenti, in traumatizzazioni aggiuntive.