Vaccinazione contro il COVID-19 in gravidanza e allattamento
La preoccupazione di sottoporsi a una vaccinazione in gravidanza e allattamento, a causa dell’indisponibilità di dati conclusivi sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini contro COVID-19 per questo target di popolazione, è stata oggetto di dibattito a livello nazionale e internazionale. Inizialmente, le indicazioni dei diversi Paesi prevedevano l’offerta vaccinale per le donne in allattamento e per quelle in gravidanza a maggior rischio di esposizione al virus (ad esempio le professioniste sanitarie) o a maggior rischio di sviluppare una malattia grave (le donne con precedenti patologie, le donne obese o quelle provenienti da Paesi a forte pressione migratoria). Le indicazioni raccomandavano una valutazione individuale del profilo rischio/beneficio, facilitata da un colloquio informativo con i professionisti sanitari. Oggi, alla luce delle crescenti evidenze sulla sicurezza della vaccinazione in gravidanza sia nei confronti del feto che della madre, delle nuove evidenze relative alla maggiore morbosità associata alla variante Delta, della crescente circolazione della stessa variante e del notevole abbassamento dell’età mediana all’infezione in Italia , viene raccomandando l’estensione dell’offerta vaccinale, con vaccini a mRNA, a tutte le donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre che desiderino vaccinarsi. Le donne che allattano, come già previsto dalle precedenti indicazioni ad interim dell’ISS, possono vaccinarsi, senza alcuna necessità di interrompere l’allattamento.
In Italia, durante la prima ondata pandemica, l’Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha preso in esame le indicazioni ad interim, assunte a livello internazionale e nazionale, passato in rassegnale evidenze scientifiche sul tema e prodotto documenti condivisi e sottoscritti dalle principali società scientifiche del settore (la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, SIGO, l’Associazione degli Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani, AOGOI, l’Associazione Ginecologi Universitari Italiani, AGUI, l’Associazione Ginecologi Territoriali, AGITE, la Federazione Nazionale Collegi Ostetriche, FNOPO, la Società Italiana di Neonatologia, SIN, la Società Italiana di Medicina Perinatale, SIMP, la Società Italiana di Pediatria, SIP, l’Associazione Culturale Pediatri, ACP, la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, SIAARTI) tra cui il primo documento ad interim, pubblicato il 9 gennaio 2021, aggiornato il 31 gennaio a seguito all’immissione in commercio del vaccino AstraZeneca.
Il 22 settembre 2021, l’ISS ha aggiornato le indicazioni del documento originale con l’obiettivo di sostenere i professionisti sanitari e le donne in gravidanza e allattamento nel percorso decisionale durante la pandemia di COVID-19.